Quali caratteristiche dovrebbe avere l’impianto antincendio di un ospedale

Quali caratteristiche dovrebbe avere l’impianto antincendio di un ospedale

Quali caratteristiche dovrebbe avere l’impianto antincendio di un ospedale?

La buona qualità degli impianti antincendio nelle strutture ospedaliere e sanitarie è di fondamentale importanza non soltanto per garantire l’incolumità dei pazienti, specialmente quelli a mobilità ridotta, e dei vigili del fuoco che li devono soccorrere in caso di incendio, ma anche per proteggere le costose apparecchiature usate negli ambulatori e nei laboratori diagnostici. In questo articolo chiariamo quali sono gli adempimenti e i riferimenti di legge per gli impianti antincendio delle strutture sanitarie.

Impianti antincendio per ospedali pubblici e privati: requisiti di legge

Il regolamento di prevenzione degli incendi prevede che tutte le strutture sanitarie si dotino di adeguati sistemi di protezione antincendio. Ciò significa che non soltanto gli ospedali, ma anche le strutture sanitarie pubbliche e private che offrono servizi di assistenza specialistica in regime ambulatoriale devono sottostare a tali prescrizioni. Il riferimento è dunque valido, ad esempio, tanto per i laboratori che svolgono attività diagnostica quanto per gli ambulatori specialistici, di riabilitazione e di attività terapeutica.

A prescindere dalla tipologia di struttura sanitaria, la realizzazione dell’impianto antincendio deve avvenire in modo tale da:

  1. Prevenire le possibilità che si scateni un incendio e ostacolare la sua propagazione da un locale all’altro o da un edificio all’altro;
  2. Garantire alla struttura portante dell’edificio una stabilità sufficiente ad assicurare la sicurezza degli operatori durante le manovre di soccorso, nonché degli occupanti.

Regola Tecnica Verticale: quali strutture sanitarie riguarda e cosa prevede in merito ai sistemi antincendio?

È al momento in fase di approvazione un ulteriore aggiornamento del Codice di prevenzione degli incendi, presentato lo scorso ottobre dal Comitato Centrale Tecnico Scientifico dei Vigili del Fuoco, rivolto alle strutture sanitarie di qualsiasi tipo con più di 25 posti letto (fatta esclusione delle case di riposo per anziani, per le quali si applicherà la RTV V.5 rivolta alle “Attività ricettive turistico-alberghiere”). La bozza della Regola Tecnica Verticale, questo il nome dell’aggiornamento, prevede misure antincendio diversificate in base alla tipologia di prestazioni erogate nell’ambulatorio/laboratorio, al livello dell’edificio su cui esso si trova e al numero di posti letto che contiene: all’incrementare di questi fattori, le prescrizioni diventano più severe. Secondo le nuove norme, chi si occupa della progettazione degli impianti antincendio nelle strutture sanitarie dovrà implementare questi diversi valori di rischio vita all’interno del progetto: nel caso in cui opti per valori diversi, sarà sua responsabilità specificarne le motivazioni all’interno dei documenti progettuali.

Manutenzione dell’impianto antincendio nelle strutture sanitarie: obblighi e scadenze

La normativa antincendio generale prevede l’obbligo per gli enti sanitari di mantenere in stato di efficienza tutti i sistemi, le attrezzature, la segnaletica e i dispositivi antincendio adottati e di effettuare verifiche di controllo ed interventi di manutenzione secondo le cadenze temporali indicate dal Comando dei Vigili del Fuoco nel certificato di prevenzione. La richiesta di rinnovo della conformità antincendio va inviata ogni cinque anni al Comando: oltre alla dichiarazione attestante l’assenza di variazioni alle condizioni di sicurezza antincendio, essa va corredata dalla documentazione prevista dal decreto.

Per il disbrigo di queste pratiche è fortemente consigliabile rivolgersi a un’azienda, come Process Impianti in provincia di Bergamo, specializzata nella realizzazione di impianti antincendio ospedalieri e di grandi dimensioni e in grado di offrire una consulenza tecnica di questo tipo. In seguito all’accertamento della veridicità e completezza delle informazioni trasmesse, il Comando rilascerà poi una ricevuta dell’avvenuta presentazione della dichiarazione.